Eugenia Grandet fu pubblicato nel 1833, e tradotto in italiano da Grazia Deledda. Il personaggio di papà Grandet è l¿archetipo dell¿avaro, e la figlia, Eugenia, cresciuta sotto il suo regime monastico, riscatta la sua eredità genetica diventando un fiore purissimo e immacolato nel cuore della provincia Francese, forse proprio perché lontana dall¿influenza della ¿morale parigina¿. Un capolavoro della letteratura del maestro della letteratura francese del 1800.
Anonimo -