Se la padronanza della techne informa con assoluta originalità il motivo classico dei morti che ci visitano in sogno, la sensibilità di timbro gozzaniano conferisce un'attrattiva irresistibile ai marchi démodé térital e terilene. E quanto si dà in Ex voto, in cui Antonio Riccardi ordina in un unico respiro quattro componimenti in versi (e una prosa che ne dichiara l'occasione) nati da altrettanti colloqui con il fantasma paterno. Questo libro di piccolo formato vuol essere il suggello di un'esperienza vissuta nei precordi, quindi reale, e soprattutto non conclusa: tante le domande da porre ancora, lieta la speranza di una prossima epifania.
Anonimo -