Ognuna delle rane è stata prima privata degl'integumenti delle coscie e delle gambe, e di più si è fatto a ciascuna un taglio nel muscolo d'una delle coscie.
Così preparata la tavola si giunge facilmente a mettere le gambe di una delle rane in contatto dell'interno dei muscoli delle coscie tagliate della rana successiva. In tal guisa si ripete con rane vive la pila già descritta. La corrente che si ha allora è diretta al solito dall'interno del muscolo all'esterno nell'animale: la intensità della corrente così ottenuta è, a numero eguale di elementi, più grande che adoperando muscoli di rane morte, ed assai più lentamente s'indebolisce.
Eccovi dunque con tutto il rigore dimostrata l'esistenza di una corrente elettrica, allorchè con un arco conduttore si riuniscono l'interno e la superficie d'un muscolo di un animale vivo o recentemente ucciso; questa corrente è sempre diretta nell'animale dall'interno del muscolo alla superficie, persiste più o meno lungamente dopo la morte, e tanto più negli animali a sangue freddo che in quelli di un ordine superiore; sussiste senza la diretta influenza del sistema nervoso e non è modificata anche distrutta l'integrità di questo sistema.
Anonimo -