Diagrammi, serie temporali, reti, istogrammi Dieci o quindici anni fa, negli articoli di cinema e musica, di letteratura e arti visive, non si trovava niente di tutto questo. Adesso sì, in abbondanza, e anzi, è proprio quello che distingue immediatamente le digital humanities dalle altre discipline umanistiche.
In questo libro Franco Moretti riflette su alcune premesse (tacite, a volte forse anche inconsce) di questa nuova prassi dindagine, nella convinzione che la pratica ha delle fortissime implicazioni teoriche, che guidano, di fatto, il processo di ricerca. Falso movimento offre così un bilancio critico, tanto onesto quanto esigente, della svolta detta quantitativa nello studio della letteratura, svolta a cui proprio lautore ha dato un impulso decisivo nei suoi anni a Stanford, fondando nel 2010 il Literary Lab. E la sintesi, allineando gli elementi via via scoperti lungo l'itinerario di ricerca tracciato dai saggi qui raccolti, apre a nuove domande e a una gran bella scommessa su un nodo strategico: limmaginazione scientifica nello studio letterario.
Anonimo -