L'antica ed illustre tradizione che ha costruito la Filologia germanica, e che tuttora ne fornisce la base e l'ossatura, viene sottoposta da alcuni anni ad un'attenta e feconda revisione critica, che investe sia le singole metodologie di analisi testuale e linguistica, sia la posizione stessa della disciplina nell'ambito della storia della civiltà e delle scienze storiche in generale. In una situazione culturale così vivace e problematica un nuovo manuale non può proporsi semplicemente l'esposizione di una serie di utili nozioni, ma deve offrire l'illustrazione critica dei problemi teorici fondamentali; fornire cioè da un lato l'indicazione di strumenti aggiornati per accostarsi direttamente ai dati che costituiscono l'oggetto di studio, dall'altro i mezzi metodologici per un'interpretazione che, attraverso la considerazione di più punti di vista, stimoli l'esigenza di un approfondimento personale. La trattazione è suddivisa in due parti: la prima riguarda il mondo culturale antecendente la dispersione delle genti germaniche, la seconda è dedicata invece alla descrizione delle singole civiltà germaniche, attraverso l'osservazione dei legami tra le condizioni storiche e culturali e l'evoluzione di modelli letterari e strutture linguistiche caratteristiche, e tenendo come punto di riferimento il processo storico di inserimento delle culture di origine germanica nel mondo latico-cristiano medievale. Una bibliografia ampia ed aggiornata fornisce gli strumenti essenziali per qualsiasi ulteriore approfondimento nell'ambito di una materia che risulta di per sé vastissima e, per così dire, pluridisciplinare.
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