Era il 2010 quando Bob Dylan ha cominciato a lavorare su questo libro: uno studio sullarte e il mestiere di scrivere canzoni. 60 pezzi brevi su 60 canzoni di altri artisti, da Stephen Foster a Elvis Costello, da Domenico Modugno ai Clash, passando per Hank Williams e Nina Simone. Dylan analizza quella che chiama la trappola delle rime facili, mostra come laggiunta di una sola sillaba possa cambiare una canzone, e magari rovinarla, ed esplora le parentele fra i generi musicali: possibile che il bluegrass, branca del country, abbia elementi in comune con lheavy metal? Questi brevi saggi sono caratterizzati dalla prosa di cui solo la sua scrittura è capace. Misteriosi e lunatici, intensi e profondi, sempre esilaranti. E, se a prima vista parlano di musica, in verità sono meditazioni, riflessioni che toccano la condizione umana. Il libro è costellato di 150 fotografie e di riff onirici che, presi assieme, suonano come un poema epico e compiono la trascendenza dellopera. Nel 2020, con luscita del suo eccezionale album Rough and Rowdy Ways, Dylan è diventato il primo artista ad avere un album nella Top 40 di Billboard in ogni decennio dagli anni sessanta. La filosofia della canzone contemporanea contiene molto di ciò che ha imparato sul mestiere della musica in questi anni e, come tutte le opere di Dylan, anche questa è unopera darte epocale.
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