La nascita delle metropoli ha portato con sé travolgenti trasformazioni che autori quali Weber, Spengler, Simmel, Benjamin, Kracauer, Junger, Foucault, Deleuze, Derrida hanno indagato a fondo, tracciando una genealogia della città moderna e dei suoi spazi e affrontando un campo di analisi rimosso dalla filosofia politica classica, che ha scelto lo Stato come suo oggetto di indagine privilegiato. Ma proprio quando la metropoli assurge a massima espressione della civiltà della tecnica, lo sfasamento degli ordinatori politici e sociali del moderno pone una nuova questione: come interpretare il ruolo e il senso della città nel contesto geopolitico della globalizzazione? Il testo vuole evidenziare come ripensare l'avvento e le trasformazioni della metropoli risulti oggi necessario per comprendere il presente e prefigurare il futuro.
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