«Cè qualcosa, nella raccolta del nostro autore, che non si può spiegare, anzi definire, esattamente, a parole, è unatmosfera che si crea, che sembra bussare alla coscienza del lettore, capace di toccare unemotività molto individuale: siamo sicuri che una stessa poesia, letta da diversi lettori, darebbe interpretazioni diverse. Qualcuno potrebbe obiettare che in fondo questo appartiene un po a tutta la scrittura in generale, e invece ci sentiamo di poter affermare che, in questo caso, è la vibrazione che si crea nellanimo a differire, che non ha a che fare con linterpretazione quanto con un diapason emotivo che si attiva nella coscienza individuale.»
Antonio Mastrogiorgio è nato a Campobasso nel 1986 e vive a Pietracatella, un paese di 1.200 anime circa. Fa loperaio e da più di dieci anni guida un progetto musicale chiamato La Suonata Balorda, vincitore tra laltro del Premio Fabrizio De André - Parlare Musica 2015, con il quale sta registrando il terzo disco in studio ed ha anche realizzato alcune colonne sonore. La silloge in questione, ad eccezione di qualche poesia, è stata redatta tra i 19 e i 27 anni: dopo si è dedicato principalmente a testi in forma di canzone.
Anonimo -