Francesca Sabatini racconta in questa sua opera prima la storia di Marina, una giovane vedova sopraffatta da un destino beffardo.
Una dolorosa scoperta e il crollo di un castello di certezze la condurranno a modificare perversamente il suo modo di vivere e di rapportarsi al prossimo, a ribaltare ruoli, a sfidare regole e convenzioni, a guardare emergere il suo lato oscuro sprofondando in un abisso che la intimorisce e affascina.
Questo divenire porrà inevitabilmente un pesante interrogativo: un trauma emotivo può mutare il nostro assetto psichico o più semplicemente contribuisce a svelare ciò che è sempre stato dentro di noi, facendoci diventare ciò che siamo?
Un romanzo crudo, divisivo, tumultuosamente emotivo, scorrevole e avvincente, che non dà spazio alla redenzione. Forse.
Anonimo -