Se qualcuno ti annunciasse, sopraf¬fatto dalla gioia, che tutto ciò che più profondamente ti affanna, ti grava, ti ferisce, ti illude, ti fa sentire in colpa già da subito, adesso, non c'è più, è sta¬to portato via, sconfitto e cancellato; e che «tutto quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che me¬rita lode» (Fil 4,8) sarà da ora oggetto dei tuoi pensieri, dei tuoi desideri, sarà la sostanza stessa della tua vita, molto di più di quanto non lo è stato fino ad ora allora, ci crederesti?
Anonimo -