Questo libro è un itinerario della memoria in cui lautore, affidandosi al flusso dei ricordi, rievoca alcuni episodi significativi dellinfanzia e della giovinezza nel paese natale, Cogorno. La storia si snoda attraverso molteplici blocchi narrativi: la vita in paese negli anni `40, lestrazione dellardesia, la guerra, il fascismo, la scuola, lemigrazione, arricchiti di aneddoti che non sono stati mai scritti e che ormai, dopo tanti anni, siamo in pochi a ricordare. Eugenio rammenta la sua triste giovinezza, segnata dalla morte della madre e del padre ma densa anche di incontri, amicizie ed esperienze. Poi, ricorda la vita in paese, perché la gente di Cogorno ha saputo sfruttare appieno le risorse del suolo e del sottosuolo: oltre allagricoltura, lestrazione dellardesia dalle numerose cave (ciappaie). Memorabile è la truffa di cui sono stati vittime il nonno di Eugenio e la sua compagnia di chiapparoli da parte del comandante di una nave inglese. Poi, vi è il racconto di chi è stato chiamato alle armi, come il cugino militante nella Divisione Cuneense, rimasta intrappolata presso il fiume Don in Russia, nel gennaio 1943. Nonostante poche famiglie possedessero un apparecchio radiofonico, Eugenio - ragazzino sveglio e curioso, avverso al Fascismo - segue le vicende del conflitto ascoltando Radio Londra a casa di alcuni vicini. Dopo larmistizio dell8 settembre 1943, molti giovani di Cogorno entrano a far parte delle Brigate Partigiane. Frequenti sono i rastrellamenti effettuati dalle Brigate Nere: nellestate del 1944 Eugenio riesce a sottrarsi ad unispezione; altri, purtroppo, vengono barbaramente uccisi. E, infine, si tratta di emigrazione, nelle Americhe in cerca di fortuna: alcuni raggiungono posizioni di rilievo nel settore economico-finanziario, altri ritornano in Italia e si stabiliscono definitivamente nel paese natale. A Cogorno resta Domenico che, insieme al figlio Eligio, gestisce la trattoria Sivori, unico punto di ritrovo della piccola comunità fino agli anni 80. Alla famiglia Sivori è legata la figura di Papa Francesco, figlio di Regina Maria Sivori e, quindi, cugino di Angela, figlia di Eligio e moglie di Eugenio.
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