"Francesco d'Assisi rappresenta il punto culminante di un possente movimento del mondo cristiano occidentale, di un movimento che, ben lontano dal limitarsi all'ambito religioso, è stato uno dei più genuinamente universali della nostra cultura moderna. Le sue caratteristiche principali sono state la liberazione dell'individuo e una concezione soggettiva e armonica sia della natura che della religione: tutto ciò ancora mantenuto, in apparenza, entro i limiti della fede cristiana, ma inconsciamente già teso a oltrepassare quei limiti per acquisire un significato più generale. Per quanto varie siano le forme espressive del nuovo movimento, nessuna è stata tanto eloquente come nel campo artistico. Il progresso artistico ha preceduto la realizzazione del nuovo ideale in campo politico e scientifico, così come l'alba precede la luce radiosa del giorno". Testimonianza partecipe di un itinerario spirituale e umano, prima ancora che espressione alta e matura della grande storiografia tedesca dell'Ottocento, la ricerca di Henry Thode ha costituito un punto d'origine - spesso non dichiarato, ma non per questo meno determinante - di tutte le successive letture del Rinascimento italiano. L'intuizione da cui il libro prende le mosse consiste nel valorizzare la profonda connessione tra la spiritualità di san Francesco e l'arte di Giotto, tra la forza sovvertitrice della religiosità francescana e il potenziale di innovazione estetica del movimento giottesco. Le modalità di rappresentazione della vita del santo, le tipologie degli edifici di culto francescani, i rapporti tra predicazione, poesia e rappresentazione figurativa, le grandi allegorie della povertà, della castità, dell'obbedienza disegnano l'itinerario geografico e ideale di una rivoluzione spirituale e artistica destinata a segnare l'intera storia dell'Occidente. Note filologiche di Giovanna Ragionieri.
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