«Il mito della forza fisica, tramandato di padre in figlio, nasconde la fragilità del maschio forzuto e la sua incapacità di rapportarsi con il mondo femminile» (Massimo Sgorbani). «Più che col sesso, è con i funerei miraggi del potere che ha a che fare questo ossessivo eiaculatore dell'Io premiato dal senato accademico» (Giampaolo Spinato). «Un uomo, un padre, cerca di espiare la colpa della morte del figlio. In fondo non si sente colpevole e non è neppure pazzo. Potrebbe accadere a chiunque di noi. Ma allora, è tutto normale?» (Roberto Traverso). Un trio di incisivi autori per un viscerale trittico drammatico su incofessabili sommovimenti dell'universo maschile. Fragilità violente, debolezze abissali, verità nascoste o che non si vogliono vedere. Tutto questo in tre monologhi in cui ci si misura con l'esperienza del limite. Massimo Sgorbani (Milano, 1963), drammaturgo e sceneggiatore. Ha collaborato - tra gli altri - con Franco Branciaroli, Antonino Iuorio, Ivana Monti, Ruggero Cara, Federica Fracassi. Premio Speciale della Giuria con la pièce "Angelo della gravità", al Premio Riccione per il Teatro 2001, dove, nel 2003, figura tra i segnalati per "Le cose sottili nell'aria". Nel 2008, invece, vince il Premio Franco Enriquez per la drammaturgia. Giampaolo Spinato (Milano, 1960), autore di "La Bambina" (edizione indie, 2014), ha pubblicato Pony Express (Einaudi, 1995), "Il cuore rovesciato" (Mondadori, Premio Selezione Campiello 1999), "Di qua e di là dal cielo" (Mondadori, 2001), "Amici e nemici" (Fazi, 2004), "La vita nuova" (Baldini Castoldi Dalai, 2008). Scrittore, giornalista freelance e docente universitario, scrive per il teatro e ha fondato Bartleby - Pratiche della Scrittura e della Lettura. Il suo sito internet è www.giampaolospinato.it. Roberto Traverso (Novi Ligure, 1954), drammaturgo e sceneggiatore. Docente di sceneggiatura all'Istituto Europeo del Design di Milano, nella stessa città insegna scrittura teatrale all'Università Cattolica ed è responsabile della comunicazione per il Teatro Out Off. Tra gli altri ha lavorato con Massimo Navone, Edoardo Erba, Antonio Syxty, Lorenzo Loris, Antonello Grimaldi, Gianluca Fumagalli, Claudio Bisio. Tra i vari premi, spicca il Premio Hystrio con la pièce "Fondamentalisti".
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