DAL LIBRO: Auban aveva visto in quella giornata molte cose deplorevoli, ma nessuna aveva prodotta su di lui un'impressione così viva come la vista di questo common kitchen silenzioso e triste. Subiva forse inconsciamente l'influenza dell'ora? Il suo cervello sovreccitato era forse divenuto più irritabile? Poichè non era certo la prima volta che si trovava in presenza di quello spettacolo desolante.
L'immaginazione più fantastica non avrebbe creato un luogo più squallido e più freddo, nè pose, nè accostamenti più burleschi: un vecchio dai capelli bianchi aveva lasciato cadere il suo bastone e dormiva piegato a metà su sè stesso, una donna ancora giovane si faceva piccina davanti al suo sfruttatore che la ingiuriava con un aspetto feroce, una famiglia tutta intera se ne stava in disparte - il padre senza lavoro, la madre consumata dagli affanni, i figli che giocavano con un coccio. Gli altri avevan ceduto a un sonno così pesante che parevano morti. Il destino di loro tutti era lo stesso: vivere così tutti i giorni della loro vita nella lordura e nella fame.
Anonimo -