«Le novelle vogliono formare un capitolo della storia morale del mio Paese, e ho scelto Dublino come scena perché quella città mi pareva essere il centro della paralisi». Così scriveva Joyce al suo editore nel 1906, a proposito di questa famosissima raccolta di 14 brevi componimenti, dedicata alle varie fasi della vita dell'uomo. Ogni racconto, dove pare, a prima vista, nulla succeda, si rivela in realtà una complessità di sentimenti che risultano essere, a una più approfondita lettura, altrettante esemplificazioni di eventi e situazioni di valore universale. Prima grande opera narrativa di Joyce e opera fondamentale della letteratura europea contemporanea, i racconti contenuti in Gente di Dublino sono lo specchio di un'Irlanda avvilita, frustrata, delusa.
Anonimo -