Amos Oz racconta che a scuola, quando passavano davanti a un crocefisso, il maestro chiedeva ai bambini di voltarsi dallaltra parte, perché quelluomo aveva fatto molto male al popolo ebraico. Il suo prozio Joseph Klausner, invece, gli diceva di guardare bene Gesù negli occhi, perché era uno di loro, un grande moralista, uno dei grandi visionari ebrei. Confuso, il giovane Amos si mise a leggere e a studiare il Vangelo e si appassionò alla figura di Gesù. Ma non tutta la storia raccontata gli piaceva, né allora né dopo. In particolare, Giuda gli è sempre sembrato un personaggio che si comporta in maniera illogica. È un ricco proprietario terriero, perché avrebbero dovuto interessargli trenta denari? E perché, per indicare Gesù alle guardie, lo bacia? Tutti in zona conoscevano laspetto di Gesù, pochi giorni prima si era fatto molto notare a Gerusalemme ribaltando i tavoli dei mercanti davanti al Tempio. Giuda riunisce in sé tutti i cliché negativi e così viene da sempre rappresentato. Attraverso la confusione tra Giuda e giudei, Giuda è il prototipo della demonizzazione dellebreo. La ernobyl dellantisemitismo cristiano. E allora Amos Oz prova a raccontare una versione alternativa della storia.
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