Giacinto Cerone (Melfi, 1957 - Roma, 2004) è stato uno scultore che ha sperimentato diversi materiali senza porsi limiti (legno, ceramica, gesso, plastica, metallo, pietra), utilizzando il disegno come forma autonoma e anticipatoria dell'opera plastica, spesso cadenzata in vere e proprie "famiglie", per usare un suo termine. La prima mostra antologica a lui dedicata dal MIC di Faenza "L'angelo necessario. Sculture e disegni" ne ripercorre l'attività, facendo emergere il profilo di un artista poetico, dirompente, inquieto, ma anche scultore di grande forza espressiva e invenzione formale. La mostra "Giacinto Cerone, l'angelo necessario. Sculture e disegni" inaugura il 18 gennaio 2025 al MIC, Museo Internazionale delle Ceramiche, di Faenza. A vent'anni dalla scomparsa questa grande retrospettiva, con circa 45 sculture e 35 disegni, vuole delineare la figura di uno scultore a tutto tondo e di una scultura totale (capace di distendersi orizzontalmente o addossarsi alle parete), senza resti, di un artista attento anche al modo di installare le proprie esposizioni come fossero esse stesse opere in sé. La mostra è a cura del critico d'arte Marco Tonelli, promossa dal MIC col sostegno dell'Archivio Cerone e di prestatori privati. Il volume, che esce per questa importante occasione, è corredato da testi di Claudia Casali (direttrice del MIC), Marco Tonelli (curatore della mostra) e apparati di Elena Cavallo (moglie dell'artista e Responsabile dell'Archivio Cerone).
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