Giap è il blog del collettivo di scrittori Wu Ming, autori di Q, 54 e svariati altri libri, collettivi e "solisti". Ma non è solo un blog: è il crocevia di una libera comunità di scrittori, lettori e cantastorie. Giap dà voce a un ragionamento corale intorno allarte del narrare, alla cultura di massa, ai comportamenti sociali, alle pratiche dellagire politico, agli effetti dellinnovazione tecnologica. Questo libro raccoglie i più significativi post pubblicati da Wu Ming tra il 2010 e il 2012. Divisi in sezioni tematiche, i materiali di "Giap. Larchivio e la strada" raccontano il passaggio tra due decadi, compongono le cronache delletà del grande crack e del crash della democrazia, dellausterity e della guerra al debito, mentre sullaltra sponda del Mediterraneo il vento sta girando. Tra saggi informali, appunti diseguali e note sparse, echi del passato e visioni del futuro, cinema e tv, letteratura e storia, si snoda una riflessione sullo statuto delle narrazioni, il lavoro culturale nellepoca del touch screen, il "Che fare?" nella stagione dei social network, la natura della tecnica, lipnotico potere degli orologi e gli imprevisti granelli di sabbia che possono ancora incepparne i congegni. Di pagina in pagina, nelle pieghe di unindagine che disseziona questo tempo, sincontrano familisti amorali, sadici italiani e minatori cileni sepolti vivi, il dottor Balanzone e il dinamitardo Guy Fawkes, Pier Paolo Pasolini e Ugo Tognazzi, Michel Foucault e Vladimir Majakovskij, Henry Jenkins e Roberto Benigni, carbonari, colonialisti, fotografi visionari, pittori allucinati, rivoltosi e rivoluzionari. Non un semplice greatest hits, ma la verifica collettiva dun sapere pratico e trasformativo allincrocio tra pixel, "Cera una volta" e selciato della via.
Anonimo -