È domenica mattina e in piazza Mercanti a Milano la Fiera del Libro siappresta****ad aprire al pubblico. Tuttavia, quando il banco della LegaEvangelicaCristianaviene liberato dal tendone di copertura, oltre ai volumi dellaBibbiainvenditaappare qualcos'altro. Come un fantoccio mostruoso, Giobbe Tuama giace supino con il grosso naso all'aria, le braccia incrociate sul petto e le scarpe enormi da clown del circo perpendicolari al terreno. Occhi sbarrati a fissare l'eternità, bocca spalancata, lingua tumefattapenzolanteda un lato, è morto per strangolamento. Il vecchio evangelista era un fanaticoreligiosoche prestava denaro a usura e che molti temevano edisprezzavanoalpuntoda accogliere la notizia della sua fine violenta senza pietà orammarico**.** Tutto ciò apprende facilmente Carlo De Vincenzi, commissario capodella****SquadraMobile, intuendo però che non altrettanto facile si riveleràindividuareil colpevole. Per le inchieste che ha risolto con successo c'è chi dice che siastata la Fortuna ad assisterlo, ma lui come nume tutelare preferisce il Caso.Questo può certo aver contribuito a dargli la chiave di enigmi indecifrabili, sebbene per trarne frutto occorranosensibilitàecellulegrigie. Ossia le sue doti principali.
Anonimo -