«Fino a quarantanni e oltre fui ossessionata dalla presenza di mia madre... Poi un giorno, mentre attraversavo Tavistock Square, pensai al Faro: con grande, involontaria urgenza. Una cosa ne suscitava unaltra... Che cosa aveva mosso quelleffervescenza? Non ne ho idea. Ma scrissi il libro molto rapidamente e, quando lebbi scritto, lossessione cessò. Adesso non la sento più la voce di mia madre». (Virginia Woolf)
Anonimo -