"La nuova Eloisa è un romanzo filosofico in cui Rousseau dibatte in modo aperto se sia più giusto abbandonarsi alla pura passione amorosa, sacra espressione della natura e dunque inalienabile diritto dell'individuo, oppure tenere più conto delle convenzioni sociali, solido fondamento della convivenza umana. Giulia d'Etange, figlia unica di una famiglia di nobili origini, ama il suo giovane precettore, Saint-Preux, dotato delle più belle qualità dell'anima, ma povero e inferiore socialmente. Saint-Preux è l'amore-passione. Dall'altra parte c'è Wolmar, uomo ricco e solido, vecchio amico del padre di Giulia che promette un sicuro vincolo coniugale. Da questa vicenda si snodano, come in una serie di cerchi concentrici, i grandi temi del pensiero di Rousseau: la teoria delle passioni quale fondamento della teoria morale, e la prefigurazione, attraverso la descrizione della comunità di Clarens, del complesso intreccio tra autoritarismo ed egualianza; la concezione della donna come moglie e come madre sulla base del principio di una radicale differenza dei sessi, e il progetto pedagogico dell'educazione naturale e domestica, che sarà compiutamente tratteggiata nell'Emilio; come pure il tema dell'interiorità e della solitudine che ispirerà, a partire dalle ""Confessioni"", gli scritti autobiografici. L'introduzione di Elena Pulcini (autrice di ""Amour-passion e amore coniugale"", 1990) illumina tutte questa tematiche."
Anonimo -