Il volume ha l'obiettivo di riscoprire la figura dello scrittore bolognese Giuseppe Raimondi (1898 1985), che ha svolto un ruolo fondamentale nel panorama culturale italiano, pur collocandosi come ha rilevato Gianfranco Contini in una «singolarissima posizione di outsider». Sono qui raccolti saggi che affrontano tre diversi aspetti dell'opera raimondiana: le riletture del capolavoro Giuseppe in Italia (1949), proposte da Clelia Martignoni e Nicolò Maldina; le radici della sua cultura italo-francese indagate da Daniela Baroncini e Franca Bruera; il ruolo decisivo svolto nelle riviste tra le due guerre, ricostruito da Eleonora Conti e Daniel Raffini. Il volume è arricchito da tre lettere inedite di Giuseppe Ungaretti (inserite nel saggio di Conti) e in appendice dalla prima bibliografia completa delle opere a stampa dell'autore, a cura di Maria Chiara Tortora.
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