Ci sono momenti in cui la realta ci prende alla sprovvista e non sappiamo piu se stiamo sognando o siamo svegli. Vera, rimasta da pochi mesi vedova di Mario, con cui ha condiviso una vita intera, ormai sola in una casa piena di oggetti ed emozioni che rimandano costantemente a lui, vive sospesa tra una quotidianita che fatica ad affrontare e lillusione che il marito la raggiunga almeno in sogno. Costretta dalla pandemia dentro le mura di casa, ogni giorno si siede sulla sua poltrona e osserva dalla finestra gli alberi, testimoni silenziosi dello scorrere delle ore e dei suoi pensieri: le piace dire che pensa il pensiero, e che loro, gli alberi, lo sentono. Accanto a se, una scatola di latta in cui sono custodite vecchie foto di famiglia, biglietti e ritagli ormai ingialliti, istantanee della sua giovinezza ma anche di quella di sua madre Ada. Le molte domande che quelle vecchie fotografie risvegliano in lei, la spingono a indagare in una complessa storia famigliare non priva di misteri e dinquietudine. Due scatti in particolare la colpiscono. Risalgono entrambi allaprile del 45, quando sua madre aveva solo sedici anni e non aveva ancora conosciuto luomo che sarebbe diventato suo marito. Perche il bordo di una delle due foto e tagliato come per nascondere qualcosa? Chi cela quello strappo lungo il margine? E chi era Ada, prima di essere sua madre? Le tracce del passato, che Vera insegue e da cui rischia di venire travolta, sintrecciano inevitabilmente in una interrogazione sulla distanza, lassenza, lamore. Ma sara proprio lostinata curiosita a riallacciare i fili della sua storia famigliare e personale, e ad aprirle una inaspettata prospettiva di vita, consapevole che la memoria puo anche essere ingannevole e non sempre il ricordo e un frammento di vita vissuta.
Anonimo -