La storia di unamicizia mai raccontata, sopravvissuta agli orrori della guerra, ritrovata cinquantanni dopo nella città della pace. Una storia che ha fatto il giro del mondo, eppure mai narrata dal principio alla fine. Tre giovani ebrei nella Polonia degli anni Trenta Jerzy Kluger, Kurt Rosenberg, Ewa, dal cognome rimasto sconosciuto e Lolek, vezzeggiativo di Karol Wojtyla, cattolico, destinato a diventare sacerdote, poi vescovo e infine papa della Chiesa cattolica. Dapprima, un intreccio semplice: lo studio, la scuola, le confidenze e i progetti per il futuro, i professori, gli amori, le simpatie e le antipatie di quattro ragazzi normali. Unamicizia come tante, che scorre serena e felice. Poi la drammatica ondata dellantisemitismo, loccupazione nazista, i pogrom di Stalin, la guerra e le deportazioni nei gulag e nei campi di sterminio che cambieranno la loro vita per sempre. I quattro amici si perdono di vista per quasi trentanni, cercandosi a lungo e poi ritrovandosi per caso a Roma e, infine, a Gerusalemme. La penna raffinata del vaticanista Gian Franco Svidercoschi, già autore del bestseller Una vita con Karol (Rizzoli), ricostruisce nei suoi passaggi più cruciali e commoventi una vicenda straordinaria che, nel suo microcosmo, diventa emblematica di uno dei momenti storici più tragici del secolo scorso rivelandosi di stupefacente attualità: in un Terzo Millennio ancora attraversato da una «guerra mondiale a pezzi».
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