Noel Burun ha una memoria prodigiosa. Secondo Norval, il suo migliore amico, è addirittura "l'ultimo dei grandi geni del mondo". Tuttavia, come molti uomini straordinari, da Rimbaud a Proust, a Stravinsky, Noel soffre di una strana patologia: la sinestesia. Lettere e numeri si fissano indelebilmente nella sua mente in combinazioni di colori, distraendolo un po' troppo dalla realtà. Noel non sarebbe granché socievole, ma nella sua vita, ultimamente, complice il chiacchierato psichiatra Émile Vorta, sono comparsi personaggi eccentrici e fascinosi (e tutti in cura da Vorta): Norval, che coltiva un assurdo progetto di "arte esecutiva", ovvero sedurre un intero alfabeto di donne. JJ, che colleziona freddure e barzellette da sbadiglio, ma sa tutto su tutto. E Samira, che tutti e tre bramano, ma che non sa decidersi su chi dei tre amare veramente... Mentre Noel dispone di un cervello eccezionale, la sua bella madre Stella, una brillante studiosa di storia, il cervello lo sta perdendo. A soli cinquantasei anni, il morbo di Alzheimer le sta rosicchiando la vita. Per questo, Noel, assieme all'accolita di amici talentosi - che, uno dopo l'altro, si trasferiscono a vivere nella sua bella casa di Montréal - trascorre le notti in un laboratorio chimico, quasi alchemico, allestito anni prima dal padre, sperando di scoprire un ritrovato in grado di guarire sua madre... "Gli artisti della memoria" è un piccolo mondo in cui pullulano una creatività scientifica e una comicità contagiose. Ed è un romanzo che affronta un tema drammatico, sempre più attuale, con grazia e un grado di documentazione che è stato lodato da più di una rivista scientifica.
Anonimo -