Le biografie di Goethe, osserva l'autore, sono state elaborate secondo un'ottica monumentale, una visione solamente dal di fuori, a distanza e senza dinamismo interiore. Il "suo" Goethe sarà invece costruito secondo un'ottica inversa: un Goethe dall'interno, che, inutile al suo io, è stato proprio l'uomo che ci ha insegnato la fedeltà al nostro. Il chiarimento della sua figura, in modo che ci possa servire, lo si può ottenere soltanto rovesciando il nostro rapporto con lui. Un'operazione che salva il classico, usandolo senza riguardo per la nostra salvezza, un tentativo di risurrezione che lo risommerge nell'esistenza. Ne risalta un Goethe vitalmente inquieto e insoddisfatto: e lo è come il suo Faust, come Werther e Meister.
Anonimo -