Osservatore sensibile fino alla preveggenza di ciò che cambia nella nostra società, Ilvo Diamanti è angustiato. Gli pare che i suoi colleghi specialisti della politica, con tutti i loro sofisticati strumenti, non siano più capaci di orientarsi in un territorio di cui hanno smarrito la mappa. Il fatto è che concentrano la loro attenzione, spesso in modo esclusivo, su istituzioni e attori al centro del proscenio politico, trascurando quanto accade nel retroscena sociale. In particolare, ignorano quei "microclimi d'opinione" che si creano nelle relazioni interpersonali e locali, necessari per capire fenomeni altrimenti incomprensibili. Come spiegare, ad esempio, che di fronte a riforme mancate, provvedimenti pesanti ed episodi di malgoverno, molti elettori (leghisti) del Nord abbiano, almeno fino ad oggi, rivolto altrove lo sguardo? Per ritrovare il bandolo della matassa Diamanti chiama in aiuto alcuni padri nobili della cultura italiana, ma anche una "politologa pop" che gli è particolarmente vicina...
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