«In "Grassobolario" l'autore esce dall'ordinario e "sguinzaglia" abilmente le parole dai suoi significati "standardizzati", quelli di uso comune; le lascia libere ed al tempo stesso crea nuove accezioni da lui stesso definite "improbabili". Lo fa con una formula fantasiosa e originale, confermando la sua inconfondibile indole di "prestigiatore linguistico" e di simpatico "manipolatore di parole".» (Loredana Cavalcante)
Anonimo -