"Guerra e pace" è indubbiamente il capolavoro di Tolstoj, che vi lavorò ininterrottamente, animato da un entusiasmo creativo che non ammetteva soste né riposo, dal 1863 al 1869, cioè negli anni della sua piena maturità. "Guerra e pace" ci appare come una storia infinita, una matassa di filo che si svolge con un ritmo ora lento, ora veloce e incalzante, seguendo la gioia di raccontare del narratore, perennemente affascinato dallo spettacolo della vita. Il libro narra gli avvenimenti russi tra il 1805, l'anno della prima sfortunata campagna contro Napoleone, e il 1812, l'anno dell'insorgenza popolare contro l'armata francese. Nel narrare il periodo napoleonico, Tolstoj dà forma alle vicende di due famiglie dell'alta nobiltà, i Bolkonskij e i Rostov, ispirate da valori onesti e genuini, in contrapposizione al corrotto clan dei Kuragin, e in questo scenario delinea alcuni meravigliosi ritratti dei protagonisti, tra cui quello di Natasa Rostova. Un romanzo-poema di straordinaria complessità ma di folgorante bellezza, in cui i motivi storico-filosofici e psicologici si intrecciano in unità con armoniosa maestria. L'opera continua a essere fonte di ispirazione per numerose traduzioni cinematografiche e televisive. Con una nuova traduzione.
Lev Nikolaevic Tolstoj nasce a Jasnaja Poljana, in Russia, il 9 settembre 1828 da una famiglia di tradizioni aristocratiche, appartenente alla vecchia nobiltà russa.
Questa condizione influenzerà tutta la sua esistenza: da un punto di vista positivo perché avrà opportunità che altri non avranno, ma anche da un punto di vista negativo perché lo distinguerà dagli altri letterati del suo tempo da cui si sentirà spesso escluso.
La madre morirà quando lui avrà solo due anni e dopo
Anonimo -