Il volume ricostruisce il momento forse più significativo dei dibattiti cinquecenteschi sulla "Conquista del Nuovo Mondo", mettendo al centro dell'attenzione la figura di Juan Ginés de Sepulveda. Raffinato umanista, traduttore di Aristotele, storico degli imperatori spagnoli, partecipò con Bartolomé de Las Casas al confronto della Junta di Valladolid. Quel che è di straordinario interesse per il lettore contemporaneo è il modo in cui, nei suoi testi, giustificazioni che ricorrono a paradigmi concettuali diversi si intersecano e si rafforzano le une con le altre. Nella sua opera forse più importante, il "Democrates secundus", Sepulveda propose quattro tesi a favore della legittimità dell'assoggettamento dei popoli del Nuovo Mondo. I saggi di questo volume riprendono e approfondiscono le singole tesi di Sepulveda, inserendole nei contesti concettuali in cui si formarono e ricostruendo il dialogo che esse intrattennero con le riflessioni dei suoi più significativi interlocutori: da Francisco de Vitoria a Bartolomé de Las Casas, da Diego de Covarrubias a Domingo de Soto.
Anonimo -