Nel 1883 nasce a Torino il maggiore tra i nostri poeti crepuscolari. I suoi versi, percorsi da una vena di ironia corrosiva che ne tempera la componente più malinconica e struggente, introducono nella lirica italiana i primi, inequivocabili, segni della modernità. Destinato dalla malattia a una morte precoce, Guido Gozzano, il cantore raffinato e discreto delle "piccole cose di pessimo gusto", sperimenta nei pochi anni che gli sono concessi una travagliata storia d'amore con la scrittrice Amalia Guglielminetti, immortalata nei suoi versi insieme ad alcune altre indimenticabili figure femminili. Almo Paita ripercorre per noi la breve e intensa parabola della vita di Gozzano, sullo sfondo dell'Italia borghese di inizio secolo, ricostruendo persone ed eventi reali che si celano dietro le sue liriche più famose e restituendo, nel racconto biografico, le atmosfere inconfondibili di un periodo, di un'esistenza e di un'opera.
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