Lorenzo Milani Comparetti, ricco erede di professori e senatori, è lo stesso giovane uomo che nel dicembre 1954, esiliato dalla stessa Chiesa che ha abbracciato con fervore radicale, arriva a Barbiana senza null'altro che la sua macchina da scrivere e sceglie di vivere ogni ora in mezzo a quei miseri contadini come una rivelazione: "mi par d'essere uno che ha trovato un sassofono seppellito a Pompei e lo fa suonare...". La sua vita dura solo 44 anni, ma attraversa tutti i grandi eventi del secolo breve. E questi 44 anni gli bastano per lasciare segni indelebili: il suo messaggio di libertà; l'appello alla responsabilità di tutti verso tutti e alla missione della scuola come strumento di riscatto per gli ultimi; la fede che non fa velo ma anzi illumina un'intelligenza limpida, che interroga la realtà per preparare un futuro migliore.
Anonimo -