"I Canti della notte del dolore" è una silloge di poesie in lingua italiana nella quale, come dice, il prof Domenico Pisana nella prefazione: "Il lungo e solido percorso letterario di Ignazia Iemmolo Portelli, che si è snodato nel tempo sia a livello narrativo che poetico, si arricchisce di un'ulteriore tappa letteraria: la silloge poetica I canti della notte del dolore, che rappresenta l'apice di una sensibilità d'anima consapevole del proprio vissuto esistenziale, inteso come dono nel contesto di una reciprocità individuale e sociale. Nella raccolta è presente un testo poetico dedicato ad un sacerdote di Rosolini, Mons. Corrado Contarina, che la poetessa delinea con versi che ne esprimono la vita, la fede, l'azione, l'impegno pastorale facendone risaltare la sapienza e l'umiltà, la capacità di annuncio del vangelo e lo zelo profondo, l'atteggiamento di benevolenza e di cura spirituale e morale della Comunità rosolinese, il ruolo educativo nella formazione dei giovani nonché l'attenzione ai più poveri, ai deboli, agli anziani e ai malati. C'è in esso una semplicità stilistica e formale, ma c'è una profondità del sentimento poetico che riesce a comunicare e a coinvolgere, a indurre all'ascolto del Creatore per dare senso al presente, alle opere e ai giorni, proprio come avviene nei mistici; del resto i poeti, come i mistici, sono capaci di farci guardare il cielo.
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