A trentacinque anni, Beltràn Soler sa tutto della terra, e quasi nulla degli uomini. Nato in California, cresciuto in Cile, è un sismologo di fama internazionale. Più che per una donna, il suo cuore batte per statistiche, classifiche e catastrofi.
Ma nel bel mezzo di un volo fra Santiago e Los Angeles, incontra una ragazza. Si osservano, si studiano, iniziano a chiacchierare. Si "confessano" i film che li hanno toccati nel profondo. Quando sbarca a Los Angeles, Beltràn si rende conto che sta vivendo troppo in fretta: invece di salire sul volo per Tokyo, dove dovrebbe insegnare all'università, decide di prendersi una pausa. Si chiude in un motel, e si tuffa a scrivere... a quella splendida ragazza, che per la prima volta ha provocato in lui una grande scossa. Scorrono così, come in un copione cinematografico sempre più vorticoso, le tappe salienti della sua vita, mescolate ai film che, per motivi diversi, l'hanno segnata. L'infanzia in California, l'adolescenza in Cile, due terre "che tremano anche quaranta volte al giorno", i tradimenti di un padre che sogna di essere Steve McQueen. Le ansie di una madre che per amore molla gli studi di ingegneria e parte per gli USA. Le curiosità scientifiche, le scorribande e le morbosità dell'adolescenza, la scoperta dell'amore...
Un romanzo che mette a confronto l'America di Nixon e il Cile di Pinochet. E insieme uno struggente diario sentimentale, uno splendido tributo alla potenza "tellurica" del cinema.
Anonimo -