É la commedia dello scontro tra Smail e il Professor Ragguazzo.
Il primo, signor "nessuno con la minuscola", ha l'irriverente follia da maschera di burattini, controcorrente, e anti-sistema. Il secondo "Signor Qualcuno con la maiuscola", è il profeta di ogni certezza accademica, del so tutto io, perfettamente inquadrato nel suo ruolo sociale e umano.
Lo scontro si sostanzia con la metafora degli aristocratici gelsi neri e delle more plebee, in una dinamica oppositiva che porterà Ragguazzo a estrinsecare la sua natura servile che teme la libertà: «Che mai ci faccio della tua libertà? Senza fili dove vuoi che vada? Potrei essere sbattuto qua e là da ogni vento avverso, io non sono diverso, sono etichettato, omologato, schierato, politicizzato, addestrato...".
Eppure Smail lo condurrà in un viaggio in cui il bianco sarà nero e tutto sembrerà mutato... Il dubbio si impadronirà delle coscienze e niente potrà essere più come prima...
Anonimo -