"I Promessi Sposi" di Guido da Verona mantiene lo stesso titolo della celebre opera di Manzoni perché intende essere una sua rivisitazione in chiave goliardica ambientata negli anni Venti. Il lettore può muoversi così tra pagine più politiche (come, ad esempio, la satira contro il fascismo) e pagine più erotiche. Lucia è una bella donna che parla francese e che, per riuscire nei suoi intenti, non si rifiuta a nessuno... o quasi. Se infatti Don Rodrigo riesce ad attirare l'attenzione della donna viaggiando su una bella Chrysler nuova di zecca, lo stesso non si può dire del malcapitato Renzo, che guida una semplice Fiat 525. E Don Abbondio? Il nostro Don Abbondio se la spassa con Perpetua, mentre la monaca di Monza si rivela, in questa versione dei Promessi, una donna piuttosto lasciva...-
Anonimo -