Il volume nasce dall'interesse per la traduzione delle fiabe dei fratelli Grimm realizzata da Antonio Gramsci durante la detenzione. "I quattro musicanti di Brema" diventano, nella sua lettura, una metafora della lotta di classe e del riscatto attraverso la solidarietà. La fiaba racconta il viaggio di un asino, un cane, un gatto e un gallo, emblemi degli sfruttati in cerca di un futuro migliore. Il testo si arricchisce della traduzione in sardo e include quattro lettere di Gramsci sul valore delle lingue come strumento di incontro fra civiltà, la prima traduzione italiana della fiaba curata da Fanny Vanzi Mussini nel 1897 e la versione originale in tedesco del 1815. Chiude il volume "Vieni con me" (ovvero la "favola" moderna dei quattro musicanti di Brema), un racconto di Giovanni Fara che attualizza i temi della fiaba alla nostra epoca. Con la prefazione di Claudia Desogus.
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