In questo classico del Novecento - pubblicato per la prima volta nel 1938 con il titolo "Il ricordo della Basca", e poi nella sua forma definitiva nel 1963 - Antonio Delfini ci fa scoprire la sua Modena, una città insieme reale e immaginaria in cui si intrecciano i tratti di due Italie: quella che all'epoca cominciava a farsi moderna, industriale, e quella antica e provinciale, fatta di spazi e silenzi. La raccolta di dieci racconti e una storia, arricchita da un vero e proprio saggio critico di Roberto Barbolini, è il capolavoro assoluto di un uomo «disperato e pieno di grazia», narratore originalissimo e «diverso da tutti gli altri, eccentrico sia rispetto all'avanguardia, sia rispetto alla tradizione».
Anonimo -