Nel 1875 Carlo Collodi viene incaricato dall'editore Felice Paggi di tradurre in italiano le più celebri fiabe francesi. Egli, però, farà di più: prendendo le mosse dall'edizione Hachette del 1853, Collodi non solo traduce, ma bensì ricrea e arricchisce inserendovi anche una propria morale alcuni fra i racconti più noti di Charles Perrault, Marie-Catherine d'Aulnoy e Jeanne-Marie Leprince de Beaumont. Fra le fiabe qui incluse, si contano moltissimi grandi classici, come "La Bella e la Bestia", "Barba-Blu" e "La bella addormentata nel bosco". Cosa si potrebbe desiderare di più, che rileggere un'altra volta le fiabe della nostra infanzia, rielaborate però dall'ingegnosa penna di colui che ci ha regalato "Pinocchio"? -
Anonimo -