Badia Prataglia, unico paese posto all'interno del Parco delle Foreste Casentinesi patrimonio dell'Unesco, non è un paese con un nucleo centrale ed una periferia, è formata invece, oltre che da un gruppo di case vicino ed intorno alla Chiesa, che viene considerato il centro del Paese, da numerosi gruppi di case (chiamati castelletti) distribuiti sia sui contrafforti delle montagne, che nelle valli o, se si preferisce, nelle gole scavate dal torrente Archiano, di Dantesca memoria, o dal fiume D'Isola, che fiume non è, ma è un torrente. Tra il castelletto più alto e quello più a valle ci possono essere anche più di 100 metri di dislivello. Sembrerà strano, ma tra gli abitanti dei vari castelletti ci possono essere differenze nel modo di parlare e di pronunciare il dialetto Badiano. Ci sono inoltre delle parole in Italiano che nel nostro dialetto proprio non esistono tipo "birichinata" o "monello". Inoltre con il passare del tempo alcune espressioni si sono modificate sostanzialmente, addolcite, italianizzate. Probabilmente alcune espressioni come "donqua" per dire "dunque" non siamo riusciti a trovarle nella memoria neanche dei più anziani viventi. Tutto questo per far capire ai lettori che chi ha preparato i testi per la stampa ha cercato quanto più possibile di rispettare la stesura originale del Maestro Mirio Marri, limitandosi a correggere solo rari errori di battitura e a uniformare le scelte degli accenti e degli apostrofi, non sempre uguali per la stessa espressione. Detto questo pensiamo che comunque, tutti, leggendo, possano godere di questo strano, divertente, indimenticabile "Burattino di montagna" scritto in dialetto Badiano dal Maestro Mirio Marri.
Anonimo -