Dorval: (parlando basso e sorridendo) Ebbene, Martuccia?
Martuccia: Umilissima serva, signore.
Dorval: Il signor Geronte è più in collera?
Martuccia: Non sarebbe cosa straordinaria se gli fosse passata. Voi. lo conoscete meglio d'ogni altro.
Dorval: Egli si è bene sdegnato contro di me come va!
Martuccia: Contro di voi, signore? Egli si è adirato contro di voi?
Dorval: (ridendo e parlando sempre) Senza dubbio. Ma non è nulla. Io lo conosco. Scommetto che se vado a trovarlo, egli sarà il primo a gettarmisi al collo.
Martuccia: Niente di più facile; vi ama, vi stima, voi siete il suo unico amico... La è una cosa singolare:... Un uomo come lui tutta furia. E voi, sia detto con rispetto, siete l'uomo più flemmatico di questo mondo.
Dorval: Appunto per questa ragione la nostra amicizia si è conservata lungo tempo.
Martuccia: Andate, andate a trovarlo.
Dorval: No, è troppo presto. Io vorrei prima vedere madamigella Angelica. Dov'è?
Martuccia: (con passione) Con suo fratello. Le sapete voi tutte le disgrazie di suo fratello?
Dorval: (con un'aria penetrata) Ah, pur troppo! Tutto il mondo ne parla.
Martuccia: E che si dice?
Dorval: Non si dimanda. I buoni lo compiangono, i malvagi se ne prendono giuoco, gl'ingrati l'abbandonano.
Martuccia: Oh cielo! E questa povera ragazza?
Dorval: È necessario che io le parli.
Martuccia: Potrei domandarvi di che si tratta? Io m'interesso tanto per lei, che spero di meritare questa compiacenza.
Dorval: Ho saputo che un certo Valerio...
Martuccia: Ah, ah! Valerio? (ridendo)
Dorval: Lo conoscete?
Martuccia: Molto, signore; questa faccenda è tutta opera mia.
Dorval: Tanto meglio; mi seconderete?
Martuccia: Più che volentieri.
Dorval: Conviene ch'io vada ad assicurarmi, se Angelica...
Martuccia: E di poi, se Valerio...
Dorval: Sì, andrò parimente in traccia di lui.
Martuccia: (sorridendo) Andate, andate nell'appartamento di Dalancour. Voi farete due cose ad un colpo.
Anonimo -