"Trasmette una fluidità e un'agilità senza perdere la profondità necessaria per dar peso alla storia!
In questo sequel, lo scenario post-apocalittico è stato sufficientemente recuperato grazie all'eccellente governo instaurato dal protagonista. Ma adesso il tempo passa ed è necessario rinnovare.
È difficile commentare questo libro senza fare delle rivelazioni importanti. Ma posso anticipare che l'Etica sarà ancora più messa alla prova che nel primo libro!" - Folha de São Paulo
Sinopsi
Matthias, un ragazzo che ha vissuto isolato con la famiglia, lottando per la sopravvivenza, fa i primi passi fuori dalla sua fattoria, in una società che sta emergendo dalle ceneri.
Sara, una giovane che, apparentemente, sta fuggendo verso l'est per poter non cadere nelle grinfie di uno Stato oppressore.
Gustavo, dopo 15 anni di potere, ha deciso che sia arrivato il momento di trovare un successore. Nel frattempo, una sorpresa che arriva dal passato potrà mutare i suoi piani.
Il destino dei tre sta per incrociarsi.
Estratto
Si alzò e si sedette in sala, da solo e al buio, davanti alla televisione spenta. La temperatura era bassa, l'abitazione era gelida e la sua mente volò all'era antica, quando era bambino e passava le ferie di Natale con i nonni paterni a Lentiscais, quando quello era un piccolissimo paese. Si ricordò di suo nonno che lo svegliava con dolcezza.
- Gustavo, svegliati, vuoi venire con me a prendere l'acqua?
- Ma è ancora notte, nonno!
- No, il sole è già sorto, ti porto sull'asino.
E così andavano i due, Gustavo sulla schiena dell'asino, seduto sulla sella per trasportare i carichi, avvinghiato al pelo duro e bianco dell'animale, mentre suo nonno li precedeva con le redini in mano, guidandoli fino alla fonte. Passavano dalla strada di ciottoli romana, l'asino dondolava e i contenitori di metallo sbattevano l'uno contro l'altro producendo un rumore metallico che li accompagnava fino alla sorgente.
- Forza, salta giù, Gustavo. Gira la manovella della fontana, mentre io raccolgo l'acqua.
Com'era fredda e pesante la manovella! Gustavo si sforzava perché l'enorme ruota cominciasse a girare, e allora l'acqua accumulata nella sorgente avrebbe cominciato il processo di ascensione e il prezioso liquido sarebbe scaturito da un tubo e sarebbe andato a riempire i quattro contenitori che avevano portato.
Sulla via del ritorno, il vecchio gli chiedeva sempre:
- Allora, non vuoi montare sull'asino?
- No, sto bene, lui è molto carico, poverino.
- Ma è una bestia da soma! È a questo che serve.
- No, lascia stare, nonno, sto bene qui di fianco a te.
- Sei un bravo bambino, Gustavo. Hai un buon cuore.
Anonimo -