Simone Vinci non ce la fa più. Arrivato alle soglie dei cinquant'anni sente di aver bisogno di un cambiamento. Ma per attuarlo deve impegnarsi di più, non basta ritagliarsi qualche ora qua e là per fantasticare in maniera inconcludente. Deve avvenire qualcosa sul serio, nei fatti. Un mercoledì, mentre sta assistendo agli allenamenti di pallone di suo figlio Marco, incontra il padre di un altro compagno di squadra, Mimmo Puglisi, un tipo con un'aria da mafiosetto e piuttosto misterioso. I due parlano, si confidano, Simone dichiara la sua intenzione di voler abbandonare il lavoro per trovare qualcosa di più remunerativo. Mimmo sembra particolarmente interessato a quel discorso tanto che poche settimane dopo gli presenta un suo amico, pronto a mettere sul piatto un'offerta incredibile. È la grande occasione per Simone di dare una svolta alla sua vita. Ma c'è qualcosa che non va, forse la decisione di accettare è stata troppo affrettata e il rischio è di finire in guai ben peggiori di quelli che voleva superare.
Piero Lippi nasce a Genova nel 1954.
Nel 1978 viene assunto dal Comune di Genova dove rimarrà sino alla pensione, nel 2016.
Nel 1980 si laurea in Architettura.
Ha due figli, Charlotte e Stefano e una nipotina di 5 anni, Sofia.
Si è recentemente sposato con Paola.
è stato un buon calciatore dilettante e attualmente fa il possibile per non stare con le mani in mano.
Nel senso che si dedica al terreno che possiede con Paola nell'entroterra di Chiavari, ha appena completato il suo terzo romanzo (sic!), ha brevettato il Twoviews, ha ideato "The Crossbeatles" e da parecchi anni rompe le scatole agli addetti ai lavori calcistici per proporre una sensazionale modifica della struttura del Campionato di Calcio (vedi video su You Tube: f9tks1f_ea4) senza peraltro ottenere alcun riscontro.
Dedica questo romanzo, oltre che a Kurt Wallander, anche a tutti i tecnici di professione.
Anonimo -