Il Mar Rosso (in arabo: , al-Bar al-Amar; ebraico: , Yam Suf; tigrino: , Qey bari) è un mare del Vicino Oriente compreso tra l'Africa e la penisola araba, comunicante con il mar Mediterraneo attraverso il canale di Suez, e con l'Oceano Indiano tramite lo stretto di Bab el-Mandeb. La spiegazione più diffusa è legata alla presenza nelle sue acque di Trichodesmium erythraeum, un'alga che in alcune condizioni climatiche si riproduce creando estese macchie rosso-brune sulla superficie dell'acqua. Viene dipinto così nel planisfero di Cantino mappamondo portoghese del XVI secolo. Il nome appare già nel greco Erythra Thalassa ( ), in latino Mare Rubrum (in alternativa Sinus Arabicus, letteralmente "Golfo Arabo"). In italiano viene denominato così già da Dante. Nel dell'Inferno (XXIV, 90) scrive : «né tante pestilenzie né sì ree/mostrò già mai con tutta l'Etïopia/né con ciò che di sopra al Mar Rosso».Lo cita anche nel Paradiso (VI, 79): «Con costui corse infino al lito rubro».
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