Demetrio Paolin è un profeta dellAntico Testamento. Un Geremia che ha voluto scrivere un Cantico dei Cantici, un disperatamente vivo salmo su amore e morte. Dopo averla esplorata senza sconti nei romanzi, Paolin torna qui alla sua ossessione: il tema della carne, del destino e del disfacimento dei corpi (ma ci pensiamo mai al terreno / che ci frana ogni giorno?, allo sfarsi / delle carni?) e del tutto e del niente che siamo, del morire e del rinascere in altro, in cose, pietre, enti. In quel bene vegetale per cui è pur sempre e sorprendentemente una silloge damore tu sei una roggia dacqua / il fosso dove riposavo stanco da bambino.
Dalla prefazione di Mirko Volpi
Anonimo -