Il capitalismo italiano è passato dal decollo industriale delle grandi famiglie al capitalismo di stato di Iri, Enel ed Eni; con le privatizzazioni si è avuto un terzo capitalismo, diffuso sul territorio, che ha dato vita a sua volta al capitalismo delle società multinazionali di medie dimensioni.Un'esperienza di successo che già nel 1976 ha portato il nostro paese a fare parte del G7. Allora perché la nostra economia è vista come la "grande malata" d'Europa? Questo libro mette in luce le ragioni che rendono difficile l'avvio nel paese di una nuova fase di crescita.
Anonimo -