"Il caso Citaristi" racconta di Tangentopoli e contiene il testo di una lunga intervista rilasciata dall'ex tesoriere del partito della Democrazia cristiana, più la memoria di Enzo Carra, ex portavoce dello stesso partito che quell'intervista raccolse, sulla sua propria vicenda di inquisito. Rivelazioni, cose note e meno note, aspetti bizzarri e aneddoti, ma soprattutto due casi esemplari di una stagione all'inferno della vita pubblica italiana. Quello di Citaristi in quanto "detentore del record italiano di inchieste di autorizzazioni a procedere", pur essendo uomo di riconosciuto disinteresse personale; quello di Carra, inquisito perché doveva sapere, in quanto primo esempio - "eccellente" - di manette in televisione. Che formano insieme uno spaccato di un momento della storia d'Italia che si è aperto come una discontinuità, come una rottura, ma non si è chiuso più, fino ad assumere il carattere di una specie di incomprensibile continuità in forme nuove. Fino ad asseverare la sconsolata conclusione: "Invece di cambiare il sistema si è cambiato il discorso".
Anonimo -