Linverno in Norvegia: il freddo, il buio, la solitudine, ma anche laghi che diventano lucidi specchi dacciaio, alberi che si trasformano in ricami di brina, monti e valli che si confondono in un luminoso biancore. Un sortilegio sembra immobilizzare ogni cosa, come la cascata vicina al villaggio che il gelo ha trasformato in un castello di ghiaccio, una straordinaria costruzione di cupole, guglie, anfratti e saloni, che pare attirare tutti a sé con una forza arcana, come i castelli incantati delle fiabe o le inquietanti rocce di Hanging Rock. E anche questa è la storia di uninspiegabile scomparsa, di una vana ricerca e di un mistero insoluto. Ma è soprattutto la storia di unamicizia e lo scavo nel cuore di due adolescenti: la vivace Siss, trascinante dominatrice tra i giovani della piccola comunità, e la bella Unn, nuova arrivata, schiva e solitaria, che ha il fascino enigmatico di chi nasconde un segreto. È un lento avvicinamento, il loro, che mette a nudo quellidentità complessa e indefinita tra linfanzia e letà adulta, quando tutto è portato agli estremi e mira allassoluto, in un fragile equilibrio che basta poco a spezzare in dramma. I bambini, gli adolescenti, i marginali che Vesaas sceglie come suoi protagonisti sono forse troppo sensibili per adattarsi al mondo, ma hanno il dono di vedere lessenziale, di ascoltare le voci dellacqua e del vento, di lasciarsi incantare dalla bellezza della natura fino a varcare il confine tra la vita e la morte per perdersi nel suo grande abbraccio.
Anonimo -