"Tutte quelle isole di montagne vulcaniche, ricoperte di splendida vegetazione, che sorgevano dal mare azzurro come altissime piramidi di verzura, erano popolate da genti bellicose che ricevevano i componenti della spedizione a colpi di freccia, oppure fuggivano verso l'interno per preparare imboscate e sorprese" ...Sulla scia dei già fortunati "Il papa del mare" e "Ai piedi di Venere", l'anziano scrittore valenciano si concentra, negli ultimi anni di vita, sulla storia medievale e moderna dell'amata Spagna, di cui, con questa opera, racconta l'epica espansione coloniale nel Siglo de Oro. Protagonista del romanzo è Alonso de Ojeda (1468-1515), esploratore e avventuriero castigliano a cui si devono la scoperta di vasti territori caraibici e del lago di Maracaibo. Dalla prosa scorrevole e brillante anche a distanza di quasi un secolo dalla sua stesura "Il cavaliere della vergine" offre un punto di vista fin troppo benevolo sulle vicende coloniali, nel perfetto spirito dei tempi: anche per questo, però, si rivela una lettura interessante per i lettori contemporanei.-
Anonimo -