Kama, il dio dellamore indiano, forse il più potente e insidioso di tutti gli dèi, ha caratteristiche assai affascinanti: si aggira giorno e notte armato darco come Cupido, è meravigliosamente bello e le punte delle sue frecce sono fatte di fiori, tra i quali spiccano il gelsomino e la ninfea blu. Non per questo quei dardi sono meno micidiali, perché lopera del divino arciere può produrre esiti felici ma pure irrimediabili disastri. Nel libro si raccontano le imprese del dio "dalle frecce fiorite" assunte come simbolo delle infinite forme con cui il desiderio, il piacere e lamore possono manifestarsi: la brutalità sessuale, lo struggente amore "di lontano", il corteggiamento, il matrimonio e il tradimento, la sensualità e la passione per Dio, ma prima di tutte la creazione della vita, di ogni vita. Sono storie ricche di suggestioni e di poesia, una tradizione millenaria a cui lautore attinge a piene mani per disvelare al lettore la mitologia e la spiritualità indiana.
Anonimo -